PNRR – il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e l’ICGEB

Il progetto “Pathogen Readiness Platform” presso il Central European Research Infrastructure Consortium (PRP@CERIC) è dedicato alla ricerca sui patogeni emergenti.

Coordinato dall’AREA Science Park di Trieste, è stato finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) approvato nel 2021 dall’Italia per rilanciare l’economia dopo la pandemia COVID-19.

Il progetto prevede la creazione di un’infrastruttura altamente specializzata e unica nel suo genere che metterà in rete i laboratori esistenti nell’AREA, potenziando la qualità unica dei servizi per il sistema della ricerca e delle imprese. Si tratta di un’estensione delle attività già in essere presso l’ICGEB, il laboratorio di Virologia Molecolare, il Sincrotrone “Elettra” e la piattaforma di scienze della vita di AREA che comprende i laboratori di genomica ed epigenomica e il data center Orpheus. Anche le numerose startup e aziende presenti all’interno di AREA Science Park, focalizzate su prodotti farmaceutici e diagnostici, potranno beneficiare di questo sviluppo.

Il progetto è stato finanziato per 41 milioni di euro, di cui il 60% sarà investito nei due campus del Parco Scientifico di Padriciano (ICGEB) e Basovizza (Elettra) nei prossimi 30 mesi.

Sarà costruita una nuova camera di biocontenimento di massima sicurezza, con un ambiente biologicamente protetto in cui i ricercatori dell’ICGEB studieranno i virus, rendendoli innocui e pronti per l’accesso alla strumentazione di alto livello disponibile attraverso la piattaforma di AREA, Elettra, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e delle università associate di Salento, Salerno e Napoli. Grazie ai fondi, verranno acquistate e rese operative nuove apparecchiature per i prossimi dieci anni, mettendole a disposizione di ricercatori e imprenditori e portando un grande valore aggiunto alla Regione FVG. Costituirà un’infrastruttura internazionale aperta anche alle aziende diagnostiche e farmaceutiche con accesso gratuito per chi rende pubblici i dati e a pagamento per le ricerche proprietarie.

Il progetto prevede anche possibilità di impiego per ricercatori, tecnologi, tecnici amministrativi in un’ottica di parità di genere in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.